Il PNRR è la risposta alla pandemia? Lo sguardo critico delle donne

Per ragioni di sicurezza Covid, l'incontro del 14 gennaio si svolgerà in modalità online sulla piattaforma Teams. Per partecipare: https://bit.ly/3zNftdv

Venerdì 14 gennaio alle ore 17 ci ritroveremo ad un appuntamento di confronto a cui invitiamo tutte e tutti, per discutere, a partire dal PNRR, delle risposte che sono state sin qui date alla pandemia e alle sue conseguenze sociali.

Assemblea Magnolia

Vogliamo dare continuità al percorso che ha visto in tutta Italia e anche a Pisa le donne riunirsi durante questi mesi attorno all’Assemblea della Magnolia, nata su iniziativa della Casa Internazionale delle Donne di Roma e di molte reti ed associazioni femministe presenti nel Paese, tra cui la nostra Casa.

All’incontro parteciperanno Susanna Camusso, femminista, già segretaria della CGIL, Linda Laura Sabbadini (in collegamento) direttrice centrale dell’Istat, Elettra Stradella, docente di diritto pubblico comparato dell’Università di Pisa, Paolo Malacarne, medico, già primario di anestesia e rianimazione dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Pisa.

Dare continuità significa, per noi, evitare di schiacciare il nostro orizzonte sulla gestione dell’emergenza, significa avere memoria di quello che la pandemia ha mostrato, delle sue cause e conseguenze, pretendere trasparenza sulle scelte che si stanno facendo, costruire le condizioni per la necessaria discontinuità rispetto alle politiche che hanno segnato i decenni alle nostre spalle.

Le cause: la diffusione del virus come il rischio di future pandemie, non sono solo eventi “naturali”, sono invece fortemente connessi alla crisi del rapporto tra modello sociale e natura, ad un modello di produzione e consumo che è alla base della stessa crisi climatica ed ecologica; inoltre il virus ha avuto effetti tanto più gravi perché ha colpito  società fortemente indebolite da decenni di politiche neoliberiste: anni e anni di tagli, privatizzazioni, riduzione dei servizi, assunzione del mercato come unica regola della vita, hanno prodotto una società più ingiusta e meno capace di rispondere alla pandemia.

Le conseguenze della pandemia ci parlano oggi di un aumento delle disuguaglianze, sociali, territoriali, di genere e generazione.

Le donne che nel nostro paese, vivono una condizione di tassi di occupazione tra i più bassi d’Europa, precarietà e lavoro povero, carichi di cura particolarmente pesanti anche per la scarsità dei servizi, hanno pagato il prezzo più alto.

La nostra discussione vuole partire da qui, dalla condizione delle donne e dall’impatto che la pandemia ha avuto, e vuole partire dal pensiero delle donne, dalla necessità di avviare “la rivoluzione della cura”: vogliamo una società e una comunità che non sfruttino ma che si prendano cura degli altri e del pianeta, che non continuino a misurare tutto in prestazioni ma ricostruiscano il legame sociale ed una nuova idea di politica e giustizia, basata sull’interdipendenza e sulla relazione.

L’assunzione di questo punto di vista culturale e politico si traduce per noi in obiettivi precisi, che abbiamo posto al centro della manifestazione dello scorso settembre: la necessità di rafforzare il welfare e i servizi pubblici, cioè la presa in carico da parte della collettività di una parte crescente del lavoro di cura, incrementando per questo la spesa corrente, l'importanza di costruire un grande piano contro la precarietà, modificando le attuali regole del mercato del lavoro, e di aumentare realmente l’occupazione delle donne.

Vogliamo politiche che costruiscano eguaglianza, dignità, diritti, tempi di vita per tutte e tutti, e non come è avvenuto in questi anni disuguaglianza, precarietà, mercificazione dei beni comuni.

Su questa base abbiamo espresso un giudizio di inadeguatezza del PNRR e della visione politica del governo, rispetto alla necessità di un cambiamento di cui non vediamo traccia. Come abbiamo espresso il nostro sostegno alle ragioni delle organizzazioni sindacali rispetto alla legge di bilancio e alle “riforme” già indicate nel PNRR ed ora in corso di attuazione.

Discuteremo di questo in termini complessivi, provando, inoltre, ad analizzare in modo più ravvicinato quello che succede in due settori che riteniamo di grande importanza, anche per le caratteristiche della nostra città: università e sanità.

La discussione è per noi anche parte di un percorso che vuole costruire trasparenza e partecipazione rispetto alle scelte di utilizzo delle risorse del PNRR, in particolare da parte degli Enti Locali. Perché trasparenza e partecipazione sono requisiti indispensabili di ogni possibilità di cambiamento.

Proprio per questo riteniamo che il contributo di ognuna/ognuno sia prezioso e ti invitiamo a partecipare all'incontro del 14 gennaio.

L’Assemblea della Magnolia di Pisa 

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