Università, sportello contro la violenza

Gratuito, anonimo, senza obbligo di denuncia.

Premio Paola Bora

Nuova edizione del Premio per tesi di laurea e dottorato dedicate agli studi di genere. scadenza 30 aprile.

VOLTIAMO PAGINA! Corso di formazione per docenti di Scuola secondaria di primo grado

Un progetto per promuovere la lettura nelle scuole secondarie di primo grado, con un focus specifico sull’educazione alle differenze, il contrasto agli stereotipi e alla violenza.

Biblioteca

La più grande biblioteca di genere della Toscana e una delle più antiche d'Italia
Fondata nel 1990, la Biblioteca “Anna Cucchi” è gestita da un gruppo di volontarie e fa parte della rete provinciale Bibliolandia. Custodisce 100 riviste italiane e straniere (cessate e in corso) e 8.500 volumi tutti dedicati ai saperi delle donne e agli studi di genere: dal femminismo alla letteratura, dalla filosofia alla psicoanalisi, dalla scienza all'arte, dalla storia al fumetto. La consultazione e il prestito sono gratuiti e il catalogo è consultabile online!

Centro antiviolenza

Per donne che vivono situazioni di violenza e abusi
Attivo dal 1996, il Centro Antiviolenza è costituito dal servizio di ascolto e accoglienza Telefono Donna (050 561628), dalla Casa Rifugio per donne maltrattate (anche con figli/e) e da 8 sportelli territoriali. Operatrici, psicologhe e avvocate offrono alle donne che vivono o hanno vissuto maltrattamenti e abusi un servizio gratuito di informazione e sostegno nel percorso di uscita dalla violenza. Il centro fa parte della rete regionale Tosca e della rete nazionale Dire.

Gruppi

Fare e pensare insieme ad altre donne
I gruppi rappresentano il cuore della Casa e del nostro impegno. Organizzati spontaneamente dalle socie, offrono spazi di riflessione, confronto e impegno su una specifica tematica o attività. Si incontrano periodicamente alla Casa e sono aperti alla partecipazione di tutte le interessate. Dal gruppo “Imparare l’italiano” a quello di attivismo tessile, dal gruppo di lettura a quello di scrittura con le detenute, ad oggi sono attivi 9 gruppi. Scoprili tutti e partecipa anche tu!

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#FuoriCasa

🔔 Con piacere vi segnaliamo l'interessante ciclo di incontri "S.SCRI.F. Seminario sulle scritture femminili", a cura di Annalisa Andreoni, Nicoletta Caputo, Raffaele Donnarumma, Roberta Ferrari, Serena Grazzini, Daniela Pierucci, Cristina Savettieri, Chiara Tognarelli, Giovanna Tomassucci e Anna Zago dell'Università di Pisa.

Il primo incontro si terrà oggi, alle 15:00 presso l'Aula Magna di Palazzo Boilleau, e sarà un seminario sul romanzo Artemisia di Anna Banti tenuto da Daniela Brogi (Università per Stranieri di Siena).

Il programma completo, che si snoderà fino a maggio, è disponibile sul sito fileli.unipi.it e nella locandina qui sotto 👇
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#FuoriCasa

🔔 Vi segnaliamo che sono aperte le iscrizioni al Corso di Perfezionamento “Il genere a scuola e nei percorsi educanti. Corso di formazione all’eguaglianza e alle differenze”, attivato per l’anno accademico 2024/2025 presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’@Università di Pisa.

Il corso ha il patrocinio della nostra associazione, della Società Italiana della Storiche, del Centro Universitario Sportivo pisano (CUS), della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile d’Ateneo (CoSA) e del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) dell’Università di Pisa.

📌 L'intento è di proporre una formazione specifica per docenti ed educatori/trici offrendo loro strumenti teorici (provenienti sia dalle aree umanistiche che dalle aree STEM) e pratici per affrontare alcune delle questioni più complesse per le comunità educanti di oggi.

📝 La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 novembre 2024, ore 12:00.

Per le modalità di iscrizione e tutti i dettagli, trovate il bando qui 👉 cug.unipi.it/corso-di-perfezionamento-il-genere-a-scuola-e-nei-percorsi-educanti/
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Ieri mattina la nostra cara amica #VirginiaDelRe ci ha lasciate. Una notizia che ci addolora molto perché Virginia è stata un'amica, una compagna per tante di noi e una donna molto importante per tutta la Casa, di cui è stata presidente dal 2007 al 2011.

Virginia rimarrà sempre nei nostri cuori e prossimamente la ricorderemo con un albero nella via dei Legami nel Parco di San Rossore.

L’ultimo saluto a Virginia lo daremo domani, lunedì 7 ottobre, alle ore 15.00 nella Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno.

Per volontà della famiglia, invece dei fiori, saranno gradite donazioni alla Casa (IBAN IT79 F 05034 14011 000 000 218367, causale “Per Virginia”).

Abbiamo pubblicato un ricordo di Virginia sul nostro sito, lo trovate qui: www.casadelladonnapisa.it/addio-alla-nostra-cara-amica-virginia/
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❗Un grande grazie a Una città in comune per aver reso pubblico il clamoroso fallimento della cosiddetta "casa per padri separati", un'idea di questa amministrazione comunale che già nel 2019 ci aveva lasciate molto perplesse. Come si legge dalle parole di UCC su Cascina Notizie: "alla nostra richiesta sui risultati e sui numeri, la risposta è stata: zero. Nessun padre è stato ospitato, in una grande casa, vuota dal 2022."

Ma d'altronde, lo avevamo già scritto all'epoca nel nostro comunicato:

"Il tema dei padri separati in situazione di disagio economico esiste come esiste quello delle donne separate capofamiglia che vivono in condizioni di povertà, eppure di casa di accoglienza per donne separate non se ne parla affatto. Ci piacerebbe che simili proposte fossero suffragate da indagini serie, da dati e numeri. Altrimenti rischiano di essere solo funzionali alla propaganda politica e non invece una risposta ai reali bisogni delle cittadine e dei cittadini di Pisa”.

Qui il nostro comunicato dell'epoca 👉 www.casadelladonnapisa.it/comune-di-pisa-lancia-la-casa-per-padri-separati-e-progetto-ce-luisa-le...

Qui l'articolo su Cascina Notizie 👉 cascinanotizie.it/la-casa-dei-padri-separati-%C3%A8-un-flop-nessuna-domanda-pisa
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❗️Ci uniamo ad Assopace Palestina nel condannare accesamente la decisione del governo di vietare le manifestazioni del 5 ottobre e condividiamo le parole dalle attiviste e dagli attivisti di Assopace nel chiedere al Governo italiano di imporre sanzioni ad Israele a cominciare dall’embargo sulle armi.AssopacePalestina, esprime profonda preoccupazione e ferma condanna per la decisione del Governo e della Questura di Roma di vietare le manifestazioni organizzate per il 5 ottobre in solidarietà con la popolazione palestinese martoriata dai bombardamenti israeliani e sotto occupazione militare israeliana, riconosciuta illegale anche dalla Corte Internazionale di Giustizia.
La scelta delle istituzioni di impedire - ai cittadini e alle cittadine di questo Paese e ai tanti e alle tante palestinesi che in Italia vivono in diaspora ormai da anni - la manifestazione del libero pensiero, della critica e del dissenso appare come il tentativo maldestro di spegnere il dibattito pubblico intorno al genocidio che Israele sta compiendo a Gaza e in Cisgiordania e di adeguarlo alla posizione perseguita fin dall'inizio dalla comunità internazionale: complicità nel genocidio e nella pulizia etnica praticata da Israele.
Non vogliamo e non possiamo adeguarci. Gli italiani e le italiane hanno più volte espresso la propria contrarietà a questa guerra di annientamento e la speranza di un futuro di pace e di giustizia per tutte e tutti.
Siamo con loro.
AssopacePalestina chiede con forza alle istituzioni di farsi garanti dei principi sanciti dalla nostra Costituzione e che le cittadine e i cittadini del nostro Paese continuino a mobilitarsi, in iniziative nazionali e locali, per chiedere che tacciano immediatamente le armi, si fermi il genocidio - a Gaza e in Palestina cosi come si attui l’immediato cessate il fuoco in Libano.
Chiede inoltre al nostro governo di fare quel passo, che già 124 nazioni hanno fatto, insieme alle Nazioni Unite, di riconoscere lo Stato di Palestina. E di finirla con i due pesi e due misure e imporre sanzioni a Israele, a cominciare dall’embargo sulle armi. Israele deve essere resa responsabile della violazione dei diritti umani e di ogni legalità internazionale, la Corte Penale Internazionale ha chiesto l’arresto di Netanyahu e di Gallant, si proceda.
La strada per costruire finalmente una pace giusta passa per la strada dell’applicazione della legalità internazionale, dal fermare la follia della guerra israeliana e dall’affermazione dell’autodeterminazione del popolo palestinese.
Vita, Terra e Libertà.
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