Lavoro, cittadinanza, libertà: 5 referendum per le donne

Giovedì 29 maggio, alle ore 17.30 presso la Casa della donna si terrà l’incontro Lavoro, cittadinanza, libertà: 5 referendum per migliorare la vita delle donne, in vista del voto referendario dell’8 e 9 giugno. Insieme ad avvocate, attiviste ed esperte di lavoro, diritti e violenza sulle donne parleremo di come la vittoria dei sì possa cambiare la vita delle donne in Italia.

Francesca Pidone, coordinatrice del centro antiviolenza della Casa della donna, aprirà l’incontro affrontando il nesso tra violenza e autonomia economica delle donne. Con Ilaria Venuta, avvocata del centro antiviolenza della Casa della donna, guarderemo più da vicino ai diritti delle donne in ambito lavorativo e cercheremo di  capire come cambierebbero alla luce del voto referendario.

Con Ana Maria Mengue, presidente dell’associazione Donne in movimento, ci soffermeremo sui diritti e la vita delle donne migranti, le più esposte a precarietà e sfruttamento. Concluderà Silvia Vezzosi, segretaria confederale Cgil Pisa.

Un incontro importante per capire a che punto sono i diritti delle donne su temi cruciali come lavoro e cittadinanza e quanto il voto referendario possa determinare un cambiamento decisivo e quanto mai necessario. La Casa della donna ha infatti aderito da subito alla campagna referendaria perché siamo convinte che i 5 referendum su lavoro e cittadinanza possano fare un gran bene alle donne.

Sappiamo purtroppo quanto in Italia la povertà e il precariato colpiscano più le donne e quanto ciò le renda più vulnerabili, meno autonome e libere, più esposte ai ricatti e alle molestie sul lavoro, alla violenza domestica e alle discriminazioni. Tanto più se sono donne migranti: le donne di origine straniera vivono spesso una doppia discriminazione e violenza perché donne e perché migranti. Senza il diritto di cittadinanza le loro condizioni di vita e lavoro sono ancora più precarie e faticose.

Tutto questo è inaccettabile in un Paese democratico. Ecco perché crediamo che l’8 e 9 giugno sia importante recarsi alle urne e votare 5 sì. È una battaglia di civiltà e di giustizia sociale che non possiamo perdere.

Locandina 29 maggio

 

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