Elezioni regionali, le richieste della rete Tosca

In occasione delle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre Tosca, Coordinamento toscano dei centri antiviolenza, di cui fa parte anche il nostro centro antiviolenza insieme ad altri 13 centri, ha inviato alle e ai candidati alla presidenza della Regione Toscana un documento con il quale Tosca presenta il lavoro dei Cav e chiede di investire in modo strutturale nella lotta alla violenza di genere.

In particolare i centri antiviolenza di Tosca chiedono alle e ai candidati quali azioni metteranno in campo per:

1. Offrire sostegno politico e istituzionale che metta al centro il riconoscimento dei CAV come enti privilegiati di confronto della Regione sulle politiche di contrasto alla violenza e parallelamente che il fenomeno venga riconosciuto e inserito come prioritario e trasversale nelle politiche regionali. Abbiamo necessità di portare avanti un'azione coordinata, organizzata e costante su questi temi, rafforzando quanto già messo in campo con determinazione e strutturando sempre maggiori luoghi di confronto democratico tra Istituzioni e CAV, così come delineato dalla Convenzione di Istanbul.

2. Garantire il sostegno ai CAV che rispettano i criteri di legge, come vuole l'Intesa Stato-Regioni, comprendendo che, se è vero che tutta la società civile deve fare sua la lotta alla violenza di genere, è altrettanto vero che non ci si può improvvisare nel lavoro di supporto a chi intraprende un percorso di fuoriuscita dalla violenza.

3. Riconfermare e potenziare le misure di sostegno al reinserimento lavorativo, considerando l'empowerment elemento essenziale del percorso di fuoriuscita dalla violenza, e mantenendo le misure adottate da ARTI nell'ultimo triennio a sostegno del reinserimento lavorativo e di conciliazione delle donne seguite dai Centri Antiviolenza.

4. Investire nella prevenzione primaria attraverso il sostegno ai programmi educativi nelle scuole, indipendentemente dagli orientamenti ministeriali, riconoscendo la scuola come istituzione fondamentale per la formazione delle nuove generazioni.

5. Investire nella prevenzione Primaria in ambito adulto favorendo percorsi di destrutturazione degli stereotipi di genere nei vari ambiti sociali e lavorativi partendo da quelli pubblici.

6. Creare meccanismi di monitoraggio e valutazione dell'efficacia delle politiche regionali di contrasto alla violenza di genere, coinvolgendo i CAV come soggetti competenti nella valutazione dei risultati.

7. Sostegno economico adeguato e pluriennale che consenta la prosecuzione e l’ampliamento di finanziamenti che permettano programmazione, stabilità e riconoscimento adeguato delle competenze professionali delle operatrici, supportino la formazione continua e l'aggiornamento professionale, consentano investimenti per l'ampliamento dei servizi e il miglioramento delle strutture.

A questo link il documento completo.

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