Pubblichiamo il documento dell’iniziativa “10, 100, 1000 piazze per la pace. Donne per la pace e per futuro senza violenza” che vedrà il 26 giugno in tutta Italia scendere in piazza decine di gruppi e associazioni di donne per chiedere pace e disarmo.
All’iniziativa, lanciata da Presidi di donne per la pace di Palermo e Caltanissetta e Donne contro ogni guerra – Gruppo del Pinerolese, parteciperà anche la Casa della donna e il presidio “In Silenzio per la Pace” che, come accade da oltre un anno e mezzo, sarà a Pisa in largo Ciro Menotti giovedì 26 giugno alle ore 18.30.
Di seguito il documento e le adesioni.
10, 100, 1000 piazze per la pace. Donne per la pace e per un futuro senza violenza
Il 26 GIUGNO SAREMO IN OGNI TERRITORIO con una mobilitazione diffusa per amplificare voci che si oppongono alla guerra, per creare spazi di confronto, pensiero e azione. Perché la pace non è un’utopia lontana, né un fatto privato o diplomatico. La pace è una pratica collettiva, un atto politico quotidiano, un bene comune da costruire insieme – qui e ora.
SIAMO DONNE ATTIVE IN MOLTE CITTA' ITALIANE, da nord a sud, impegnate nei movimenti per la pace, il disarmo, la giustizia sociale e ambientale.
Da questo impegno condiviso nasce UNO SPAZIO POLITICO AUTONOMO E FEMMINISTA che intreccia territori, saperi e pratiche di resistenza alla guerra e alla cultura della violenza. Una trama plurale, in divenire, radicata nei luoghi e capace di visione, che riconosce nell’esperienza delle donne – nei corpi che si mettono in gioco, nelle parole che si sottraggono alla retorica del nemico e ai linguaggi del patriarcato – una forza di trasformazione.
VIVIAMO UN TEMPO IN CUI LA GUERRA VIENE NORMALIZZATA, giustificata, persino celebrata. La violenza bellica è tornata a essere linguaggio ufficiale delle relazioni internazionali, strumento di potere, fondamento dell’economia globale.
OGNI GIORNO NELLA PALESTINA sotto occupazione e assedio siamo di fronte a ciò che Stéphanie Latte Abdallah ha definito FUTURICIDIO: la distruzione sistematica di esseri umani, delle condizioni minime per vivere, immaginare un domani, tramandare memoria e speranza. Ogni giorno assistiamo alla devastazione di vite e territori in Ucraina, all'estensione della guerra in Iran, così come al protrarsi di conflitti dimenticati in Sudan, Congo, Siria, Yemen, Myanmar e in molte altre aree del mondo. Guerre diverse, ma con radici comuni: una politica fondata sul dominio, sullo sfruttamento delle risorse e sull’indifferenza verso la vita umana e del pianeta.
A QUESTA LOGICA OPPONIAMO PENSIERI E PRATICHE DI PACE. Rifiutiamo la semplificazione binaria dell’amico/nemico, la retorica dell’intervento armato, l’idea che la pace possa essere imposta con le armi. La guerra non è un’eccezione: è un dispositivo strutturale di potere, parte integrante di un sistema economico e politico che trae profitto dal disastro e dalla paura. «La forza è ciò che fa di chiunque le sia sottomesso una cosa», scriveva Simone Weil, e questo processo di spossessamento, che colpisce i corpi e le vite lo vediamo accadere ogni giorno, in ogni area dia guerra, ma anche nelle nostre città, dove il linguaggio bellico invade la politica, l’informazione, la scuola, la cultura.
DENUNCIAMO L'IDEOLOGIA DELLA FORZA, la militarizzazione delle istituzioni, l’espansione dell’industria bellica, l’asservimento della politica estera e dei media a una narrazione che semplifica, censura, distorce. Come sosteneva María Zambrano, infatti, può dirsi veramente umana solo una politica capace di ascoltare il pianto. Una politica che non rimuove il dolore, che non sacrifica le vite in nome della patria o della sicurezza, ma che sceglie la responsabilità, la cura, la giustizia.
In questa oscurità, come SPAZIO DI DONNE IN RELAZIONE E COSTRUZIONE COLLETTIVA, cercheremo di ascoltare, interrogare, dissentire, riaprire le domande che la guerra tenta sempre di soffocare, a partire dalla convinzione che sia necessario un IMPEGNO PER UNA TRASFORMAZIONE PROFONDA per smilitarizzare la società e le menti, per ridare senso alla convivenza.
La data del 26 giugno è stata scelta per rientrare nella settimana di mobilitazione europea indetta da Stop ReArm Europe.
FUORI LA GUERRA DALLA STORIA!
Per informazioni e mappa delle piazze:
Per contatti: donnecontroguerra.pinerolese@gmail.com, tel. +39 349 775 9198 +39 331 845 4499.
Elenco delle adesioni (in aggiornamento)
- Associazione La Città Felice - Catania
- La Ragna Tela - Catania
- UDI Siracusa
- UDI Reggio Calabria
- Coordinamento Donne CGIL - Catania
- Donne catanesi per la Pace - Catania
- Associazione CRIS Centro di Ricerca e Intervento Sociale - Perugia
- UDI Modena
- Donne in Nero Mestre e Venezia
- UDI Catania
- Donne insieme per la Pace - Firenze
- Coordinamento nazionale ecofemminista
- CISDA ETS - Torino
- Terra di Lei terzo municipio Roma
- Collettivo Donne di Baggio - Milano
- Donne in Nero - Perugia
- Associazione Culturale La Goccia - Perugia
- Coordinamento Donne Lega SPI-CGIL Perugia
- ANPI Sez. Partigiane d’Italia Perugia
- Donne CGIL Perugia
- Progetto Donna Integra di Magione Perugia
- Donne di Sinistra Futura per la Pace Perugia
- Coordinamento Donne SPI-CGIL Provinciale Perugia
- Toponomastica Femminile Perugia
- Rete Anti Violenza Perugia
- Associazione Donne per la difesa della società civile Torino
- Donne in Nero Rovereto
- Donne in Nero Bari
- Casa delle donne contro la violenza di Modena
- UDI Madonie
- UDI Napoli
- Donne per la pace Berlino - Germania
- Associazione G.A.I.A. Per le donne - Piossasco
- Donne Casa per la Pace di Modena
- Donne in Nero Modena
- Collettivo DiEffe Napoli
- Associazione Terra di Lei Napoli
- Le Vicine di Casa Mestre
- Donne in cammino per la pace Mondovì
- Donne in Nero Fano
- Silenzio per la Pace Milano
- Donne in Nero Mirano (Ve)
- Casa delle donne di Pesaro
- Donne in Nero di Padova
- Associazione Donne per la difesa della società civile Torino
- SvoltaDonna OdV Centro Antiviolenza Pinerolo
- Donne in cammino per la pace di Pesaro
- Associazione Differenza Maternità odv Modena
- UDI Velia Sacchi Bergamo
- Marea (rivista) Genova
- Rete Donne in cammino per la pace Brescia
- Donne in Nero Parma
- Associazione Se Non Ora, Quando? San Donà di Piave
- Casa delle donne – San Donà di Piave
- Donne in cammino per la pace Cuneo
- Donne della Comunità di Base Villaggio Artigiano Modena
- Coordinamento Donne Val Pellice - Torre Pellice (TO)
- UDI Perugia
- Gruppo Donne dell'Associazione ColorEsperanza Aps Milano
- Casa della donna Pisa
- Gruppo “In silenzio per la Pace” Pisa
- Collettivo Donne insieme Casale Monferrato (AL)
- Nuova Società Futura Milano
- UDI Ravenna
- UDI Pesaro
- Comitato Donne per il Consultorio di Bagheria (PA)
- Associazione Il Graal Italia - Milano
- UDI Cava dei Tirreni (SA)
- ResistiAmo - Isola d'Ischia
- UDI Carpi (Modena)
- Donne in nero - Alba (Cuneo)
- Gruppo Donne per la pace - Sondrio
- L.E. 0 100 - Chioggia
- Insieme Arte Amare - Chioggia
- Gruppo Donne per la Pace - Sondrio
- Pari Amore Catania
- Associazione Maddalena APS – Centro Antiviolenza Napoli
- Donne in Nero - Cassino
- Se non ora, quando? - Cassino
- Consulta delle donne - Capaci (PA)
- Donne Fiab Modena APS
- Donne in Nero Bergamo
- Associazione Culturale Femminista Blu Bramante Modena
- Gruppo di Lettura “Un libro insieme” Cagliari
- UDI Carpi (MO)
- Biblioteca di Quartiere San Sebastiano Cagliari
- Centro Documentazione Donna Modena
- Associazione Casa delle Donne Modena
- Coordinamento 3 Donne di Sardegna Aps
- Donne della Scuola di cultura politica Francesco Cocco - Cagliari
- Coordinamento Donne dell'ANPI - sez. di Bagheria (PA)
- Rete Bergamasca contro la violenza di genere - Bergamo
- Coordinamento Donne SPI-CGIL Torino
- Associazione ALTReMENTI/Biblioteca Popolare – Ponte Felcino Perugia